sabato 28 aprile 2007

Violenza



"Come possiamo spiegare la violenza che domina e avvelena tutta la società, la famiglia, i singoli? I motivi sono diversi e le spinte verso il ricorso ad essa sono egualmente svariati: motivi di interesse economico, di interesse politico, e così via. Una sola spiegazione appare però certa e fondamentale: lo scarso valore dato alla vita e all'esistenza dell'uomo che affonda le sue radici in quella concezione che vede l'uomo, padrone del mondo, al centro dell'universo, capace di disporre la realtà esterna a proprio piacimento. Questa concezione ha portato gli uomini a chiudersi in se stessi, a ripiegarsi alla vita e alla società; poi hanno cercato di dare alla loro esistenza un significato concreto, pragmatico: agire per ribaltare tutto quanto la società aveva costruito fino allora nell'ambito della morale, del diritto, delle regole di condotta in genere. Il bisogno di uscire fuori dai parametri sociali comuni, di evadere a qualunque costo, ha portato all'uso della droga, alla violenza come mezzo di evasione e di ribellione ai quadri sociali esistenti, alla necessità del facile guadagno, al disprezzo per la vita. Questo clima ha arrecato un affievolimento persino dei vincoli familiari, alla violenza contro tutti e anche contro se stessi. Ecco che nascono dei mostri come i due ragazzini di Novi Ligure, un caso molto discusso e non ancora del tutto risolto."



Ho trovato questa frase, molto semplice, sulla violenza generale negli stati mondiali, penso sia molto sciapa anche se veritiera, quindi mi piacerebbe avere dei commenti, cosa che vi sta difficile ma fate uno sforzo su. ;)

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Lo Stato e la polizia provvedono a proteggere i cittadini di fronte alla violenza e a responsabilizzare gli autori.

Ma cosa succede se lo stato e la polizia fanno uso di violenza impropria? Non è un granchè come buon esempio.

La violenza è generata da ignoranza e insoddisfazione, qualcuno ha mai fatto qualcosa per risolvere il problema? NO!

Anonimo ha detto...

Parlare della violenza come fenomeno estraneo al proprio io e particolare del contesto sociale credo sia un errore da cristiani democratci;
trovo inesatto parlarne come un fenomeno peculiare dell' ascesa all'individualismo. Violenza è fenomenologia dell'umano e dell'umano di sempre.
Von Sadoch e Masoch in fondo hanno scritto un po' la storia di tutti.
La droga mi serve perchè se no non riesco a sopportare qualcosa e il senso del tempo mi distrugge.
Non so, violenza statale ed intrinseca sono la stessa cosa?

- G - ha detto...

A mio avviso la visione generale sull'argomento è tradotta male a causa proprio della chiesa, che con il tempo ha sempre influito troppo sul libero arbitrio dell'uomo. La violenza nasce dai disagi, soprattutto in età di sviluppo, quando un ragazzino inizia a assimilare le basi della vita.
Fondamentalmente lo Stato non da alcun buon esempio a causa dell'ignoranza delle persone che lo formano, nel senso che per conoscere bene i problemi devi entrarci dentro e non puoi valutarli dall'esterno.
Nell'uomo è insita la violenza primordiale che può essere controllata, le persone che hanno dei disagi o dei disturbi non la controllano e devono trovare un modo per scaricarla, è tutto li il problema.

Thefreshest, nello specifico, cosa vuoi dire con "intrinseca"?