mercoledì 18 aprile 2007

G8 2007 - Rostock


Intervenire, accerchiare, bloccare: il movimento contro il G8 2007 trova la sua lingua pratica. La data c'è: il vertice G8 2007 in Germania avrà luogo l'8 giugno 2007 e proseguirà fino a domenica 10. Dunque i capi di stato e di governo delle 7 nazioni economicamente principali, più la Russia, raccolti a Heiligendamm (presso Rostock) sulla costa est nel Meclimburgo, torneranno a nominarsi "guida del mondo".

La Conferenza preparativa di Rostock nel marzo scorso, alla quale hanno preso parte 300 attivisti, ha fissato le prime cornici ci saranno: un Controcongresso, uno o più eventi culturali, una giornata dedicata alla migrazione. E' stato pianificato un campeggio per 10.000 attivisti provenienti da tutto il mondo. Gli obiettivi politici caratterizzanti sono: manifestazione di massa in cui si vuole essere in 100.000 e il 'giorno dell'azione', dei blocchi massificati, nelle giornate del vertice. Questi blocchi devono diventare un simbolo della delegittimazione forte del G8, il punto visibile, che non annuncia soltanto la protesta, al contrario, esso è decisivo per prendere nelle proprie mani il relativo destino, per urlare al G8: dovete sparire! Ma affinché i blocchi sortiscano questo effetto devono essere rispettate due condizioni: per prima, molte persone devono prendere parte, più che solitamente, alle azioni della disobbedienza sociale, anche i gruppi della sinistra radicale devono aprirsi e sviluppare un'idea dei blocchi di massa ai quali possano prendere parte tante persone di diverse esperienze di lotta. E, seconda, i blocchi non possono proprio essere simbolici, ma devono rappresentare il tentativo serio e decisivo di tagliar fuori il vertice G8 dalla sua infrastruttura. Affinché la visione di giornate di resistenza forti nel 2007 diventi realtà, c'è ancora tanto da fare.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Tutti a Rostok per lottare, contro i capitalisti.

Anonimo ha detto...

Il G8...ancora l'ennesima vetrina...ancora un fiume in piena di donne e uomini..per la dignità, contro la Guerra.

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