lunedì 26 novembre 2007

Signoraggio ! ! !


Qualcuno sa cos'è il signoraggio? Se la risposta è no, è bene che lo sappiate! Perchè, miei cari "io guardo la tv perchè c'è il telegiornale", queste cose non le dicono in televisione! In due parole, il signoraggio è la più grande truffa di tutti i tempi!

Tutti sappiamo che i soldi che girano in Europa sono pari al valore dell'oro custodito nei caveau delle Banche Centrali europee. Niente di più FALSO! Avete mai notato che sulle ultime lire non c'era scritto "Repubblica Italiana", come in quelle fino agli anni '70, bensì "Banca d'Italia" (sugli euro addirittura non c'è scritto niente!)? La Banca d'Italia è un organo privato (Bankitalia s.p.a.), che "vende" soldi allo Stato. In pratica, lo Stato chiede 1000 euro alla Banca d'Italia, loro vanno in una tipografia nelle Filippine e si fanno stampare 10 banconote da 100 euro (costo della stampa: circa 30 eurocent), le danno al Ministero del Tesoro e gli dicono: "Ecco, questi pezzi di carta valgono 1000 euro. Io te li presto. Tu fra un anno me li ridai con gli interessi del 2,5%". Direte: Mmm, dov'è il trucco?
Il trucco sta nel fatto i soldi per gli interessi non esistono! Non esistono proprio perchè i soldi se li inventano loro! Quindi lo Stato è costretto, l'anno successivo, a chiedere un altro prestito per pagare gli interessi. Capite bene che questo processo è un eclatante spaventoso circolo vizioso! Il debito che ha lo stato (cioè tutti noi!) verso le banche, anche detto debito pubblico, non può che crescere esponenzialmente. Tutto quello che gli organi emettitori (Banche Centrali) ci guadagnano con questo giochetto, si chiama signoraggio. Simpatico, non trovate?


Non ci credete? Volete approfondire un po' l'argomento?

http://www.signoraggio.it
http://it.wikipedia.org/wiki/Signoraggio
http://www.signoraggio.com
http://it.wikipedia.org/wiki/Giacinto_Auriti
http://www.youtube.com/watch?v=7pEjwMiswOo&feature=related

Su www.youtube.com trovate un sacco di video sull'argomento! Provare a scrivere "signoraggio" sulla barra di ricerca, ...e divertitevi!

Per finire, vi segnalo una conferenza di Sandro Pascucci all'università di L'Aquila il 5 dicembre 2008:

http://www.signoraggio.com/index_azioni.html#fiera_8b

sabato 17 novembre 2007

Canada - Moderna Civiltà

Era troppo agitato, così gli agenti di polizia di stanza all'aeroporto di Vancouver hanno pensato bene di calmarlo con due scariche elettriche. È quello che è successo a un cittadino polacco che ha avuto la sventura di incappare nelle manie di sicurezza di alcuni agenti troppo zelanti. Le immagini che testimoniano la tragica fine di Robert Dziekanski, 40 anni, sono state mandate in onda giovedì dalle tv americane.

Tutto risale a un mese fa: era il 14 ottobre quando Dziekanski arriva al check-in dell'aeroporto. È trafelato, parlotta tra sé e sé, suda. Tutto qui. Ma per gli agenti della polizia è troppo: prima gli chiedono se va tutto bene e poi azionano il taser, la pistola che hanno in dotazione e che provoca un a scarica elettrica piuttosto potente. Abbastanza per uccidere. Dziekanski urla, cade a terra tremando, fino alla fine. Secondo l'avvocato della famiglia della vittima, Dziekanski era agitato perché «cercava aiuto e non riusciva ad averlo, non era un violento». Era partito il giorno prima dalla Germania, quello era il suo primo volo. Si era dato appuntamento con la madre al ritiro dei bagagli ma i due non erano riusciti a trovarsi.

La vicenda, chiaramente, rischia di incrinare i rapporti tra Canada e Polonia: il governo di Varsavia ha chiesto chiarimenti, mentre le autorità canadesi hanno aperto un'inchiesta. Il taser dovrebbe servire a immobilizzare gli irrequieti: l'episodio più recente riguarda uno studente che è stato colpito da una pistole elettriche nel corso di un incontro col senatore John Kerry, all'Università della Florida. Al giovane, tutto sommato è andata bene, ma Amnesty International denuncia che dal 2001 ad oggi sono morte ammazzate da questo arnese infernale 142 persone.
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Il Taser è un'arma in dotazione alle forze di polizia nordamericane e più recentemente venduta in taser party anche alle donne statunitensi a caccia di nuovi sistemi di protezione personale.

Ciò che inquieta i commentatori è che quanto si vede nel video è cosa ben diversa da quanto dichiarato all'epoca dalle autorità di sorveglianza. A loro dire, sull'uomo erano intervenuti tre agenti, e non quattro, e il Taser era stato preferito ad altri strumenti, come lo "spray piccante", per l'alto numero di persone nell'area. Nel video, invece, l'uomo è assolutamente isolato, senza nessuno intorno.
CBS News, che per prima ha diffuso il filmato nelle scorse ore, ricorda che al momento sono in corso diverse inchieste sull'incidente. L'ipotesi di reato è omicidio. Da segnalare, infine, che le forze di sicurezza dell'aeroporto avevano chiesto che il video non venisse divulgato per evitare di turbare i testimoni nel corso del procedimento giudiziario collegato alla morte di Dziekanski.

mercoledì 14 novembre 2007

Vittime dello Stato


Il parroco: "Malessere dei giovani poco ascoltato" - "C'è un malessere diffuso tra i ragazzi così poco ascoltato dagli adulti e così poco condiviso - ha detto il sacerdote durante il funerale - che si è trasformato in violenza, peggiorando la vita e soprattutto procurando un senso di colpa che non potremo rimuovere. Ci sarà una giustizia divina sulla quale nessuno può permettersi di parlare, ma ci deve essere anche una giustizia umana, che non sia una vendetta ma che aiuti per quanto possibile a placare gli animi di tanti di noi. Chi prima, chi poi, cercheremo di perdonare" ha detto alal fine il parroco interrotto immediatamente dagli applausi.


"Folla all'uscita della chiesa grida giustizia - La bara di Gabriele Sandri è uscita dalla chiesa portata a spalla dai suoi amici. La folla sulla scalinata e in piazza della Balduina ha gridato come un coro da stadio "giustizia, giustizia" e poi ancora "Gabriele, Gabriele ai veri laziali battiamo le mani". Tutti i tifosi compresi gli ultrà giunti dalle altre città d'Italia hanno cantato l'inno della Lazio e poi l'inno di Mameli. La bara di Gabriele era avvolta da diverse sciarpe di tifosi di diverse squadre e una maglietta della Lazio, donata dalla squadra, con il nome di Gabriele Sandri."




Anche io, assieme ad altri della mia città, ero presente al funerale a rappresentare il tifo pescarese. Ora ci vuole più unione fra tutte le curve d'Italia, fra tutti i tifosi e ultras, fra tutti coloro che hanno una fede e una passione, quella del calcio e dei propri colori. Non siamo terroristi, ma se bisogna usare il pugno duro non ci tiriamo indietro.

mercoledì 7 novembre 2007

Perchè Anarchici?!


"Anarchica, sono diventata quando siamo stati deportati in Caledonia e dovevamo sopportare i tormenti fisici.
Questo non ci impressionava, però. Nella nostra coscienza saremmo stati dei veri criminali se avessimo agito diversamente da come abbiamo fatto.
Piuttosto avremmo dovuto rimproverarci di non esserci strappati il cuore dal petto, perché in certe circostanze l’autocommiserazione è tradimento.
In ogni caso ci tenevano in gabbie come tigri e leoni, affinché noi ci pentissimo della nostra giusta lotta per la libertà. Volevano anche prendere ulteriori precauzioni contro “malfattori” come me. Nel corso di quattro mesi non vedemmo che cielo e acqua e solo di rado appariva all’orizzonte la vela bianca di una nave, come un uccello: queste immagini di estensioni immense mi toccavano profondamente. Avevamo molto tempo.
Dondolati dal ritmo leggero delle onde che si alzavano a volte come se due braccia le avessero prese e poi riscaraventate nelle profondità del mare, come la pasta nella madia. E il vento, che suonava tra le vele, cadeva ad intervalli molto brevi in bassi immensi, per poi rilanciarsi con un fischiare stridente; la nave gemeva tra le onde. Eravamo esposti agli elementi e c’era tempo per pensare.
Dato che paragonavo continuamente le cose, gli avvenimenti e le persone e poiché ho visto i nostri compagni della Comune all’opera, sono arrivata ben presto alla conclusione che addirittura gli onesti, una volta al potere, sono tanto incompetenti quanto i bricconi dannosi e vedevo l’impossibilità che la libertà si potesse associare con un potere qualsiasi. Il potere è maledetto: ecco perché sono Anarchica.
Sentivo che una rivoluzione che prendesse una forma governativa qualsiasi non potesse essere che un’apparenza ingannevole potendo segnare solo un passo, ma non in grado di aprirsi completamente al progresso. Sentivo che le istituzioni del passato, che sembravano già svanite, rimanevano, solo con un’altra etichetta e che tutto nel vecchio mondo giacesse incatenato e rappresentasse perciò un tutt’uno che dovesse crollare nel suo insieme per lasciare spazio ad un mondo nuovo, felice, libero sotto i cieli.
Io sono quindi anarchica perché solo l’anarchia può rendere felici gli uomini e perché l’idea suprema che possa essere pensata dalla ragione umana è l’idea anarchica. Così come passano le epoche seguiranno progressi ancora sconosciuti. Non sanno poi tutti che ciò che può sembrare utopia ad una o due generazioni, potrebbe già verificarsi per la terza generazione?
Solo l’anarchia può rendere l’uomo cosciente perché solo essa lo rende libero, essa sarà allora il passo compiuto da un branco di schiavi verso una società umana.
Per ogni uomo, raggiunto il potere, lo stato non è che l’immagine speculare di se stesso, lo guarda come un cane guarda l’osso che sta masticando e solo per il suo vantaggio lo difenderà. Così come il potere rende duro, egoistico e crudele, allo stesso modo la schiavitù umilia. L’anarchia sarà quindi la fine della miseria spaventosa di cui da sempre soffre l’umanità. Essa sola non sarà una ripresa delle sofferenze; sempre di più attirerà i cuori colmi di giustizia ed autenticità per la lotta.
L’umanità vuole vivere e si rivolge all’anarchia nella lotta disperata per evitare
l’abisso: questa sarà una scalata dura. Qualunque altra idea però, assomiglia alle pietre che scivolano via e all’erba che si calpesta scalando la montagna.
E non dovremmo combattere solo in modo coraggioso ma anche ragionevolmente. E’ arrivato il tempo che l’ideale, più grande e più bello di tutte le finzioni che lo hanno preceduto, si avveri in piena grandezza, affinché il popolo privato dei suoi diritti non abbeveri più col proprio sangue quella chimera ingannevole. Sì, per questo sono anarchica."


Louise Michel