E' nato in Abruzzo un nuovo gruppo di associazioni unite per avviare un
progetto di appropriamento e gestione di aree urbane verdi lasciate al
degrado, in cui creare iniziative sociali, didattiche, culturali e nelle
quali avviare una riqualifica ambientale gestita dalla partecipazione
attiva dei quartieri.
"Molte aree urbane marginali risultano in un totale stato di
abbandono e degrado oppure vengono utilizzate abusivamente da privati
trasformando il paesaggio della città.
Spesso la causa è la totale o parziale assenza di intervento, da
parte dell’Amministrazione Pubblica, nella regolamentazione
dell’utilizzo di tali spazi."
Nelle metropoli moderne esistono piccole ma numerose e importantissime
realtà: GLI ORTI URBANI.
Queste esperienze sono in grado di porre rimedio, seppur a livello
microscopico, alle storture del sistema consumistico e capitalistico:
costituiscono dei polmoni verdi per le metropoli industrializzate,
educano a pratiche ambientali sostenibili, rispondono all'esigenza di
"fare comunità" e offrono un'alternativa alle categorie sociali
emarginate dalla società moderna.
Uno dei gravi fattori di malessere delle metropoli contemporanee
proviene dal fatto che sono cresciute in 50 anni 2 volte di più che
negli ultimi 2000 anni, mentre le campagne si svuotavano e si operavano
"rivoluzioni verdi", il che ha contribuito a farci perdere del tutto
quel legame con la terra ed i suoi ritmi.Nel ritrovare l'orto, c'è una
notevole dose di benessere, di autonomia e di identità; di primo acchito
si potrebbe pensare a questo tipo di strutture come il rifugio del
pensionato, del vecchietto , ma dietro a questo microcosmo urbano c’è
molto di più:un punto di vista ambientale, l’orto può costituire
infatti, un’alternativa su piccola scala alla grande agricoltura
intensiva, basata su ritmi di coltivazione innaturali, sull’ampio
utilizzo di pesticidi, fitofarmaci, fertilizzanti, strumenti atti a
conseguire , secondo la logica capitalistica della “crescita a ogni
costo” , il massimo rendimento per ettaro in termini di produzione,
merce e quindi guadagno.
Il numero delle persone che vive nelle città è in costante
aumento.Tuttavia, fra grandi tangenziali a quattro corsie, giganteschi e
alienanti centri commerciali e uffici popolati da stuoli di frenetici
impiegati si possono trovare scorci di vita che, pur nella loro
apparente semplicità, costituiscono uno spiraglio di sopravvivenza non
solo dal punto di vista ambientale, ma anche da quello comunitario,
sociale ed economico.
PROSSIMAMENTE LA FESTA PER LA CREAZIONE
DEL PRIMO ORTO A PESCARA COLLI
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