domenica 8 luglio 2007

Roma e le sue piaghe

Non si ferma l´onda lunga dell´aggressione di Villa Ada. Ieri è stato il ministro dell´Interno Giuliano Amato, rispondendo al question time alla Camera, a parlarne: «I carabinieri - ha spiegato, ricordando il militare con 5 giorni di prognosi e le due vetture danneggiate - sono stati presi a sassate, e per questo vi sono due persone denunciate». Nella stessa giornata è arrivato - non senza qualche polemica - il via libera al corteo di protesta contro l´attacco neofascista al concerto dell´Estate Romana, che domani alle 16 partirà da Ponte Salario per arrivare a piazza Santa Emerenziana e tornare alla partenza.

Il percorso originario prevedeva l´attraversamento di piazza Vescovio - dove si trova la sede storica di Forza Nuova - ma è stato modificato dalla questura. «È possibile che le indagini sull´aggressione arrivino a risultati adeguati» ha detto Amato, che stava rispondendo a un´interrogazione di Massimiliano Smeriglio (Prc). Il parlamentare gli aveva chiesto dei presunti ritardi nell´intervento di polizia e carabinieri lo scorso 28 giugno a Villa Ada dopo il concerto della Banda Bassotti: «Mi è stato riferito che c´è stata la chiamata e sono arrivate 2 volanti. A Villa Ada tra l´ingresso e il luogo in cui si svolgeva il concerto c´è un percorso che non può esser fatto in auto. I carabinieri si sono avviati a piedi e sono stati accolti a sassate da alcuni spettatori che stavano uscendo».


Da qui le due denunce, che riguardano gli spettatori e non gli aggressori: il lancio dei sassi «è stata opera, presumiamo, non di coloro che avevano aggredito un giovane, ma di altri che assistevano allo spettacolo. In ragione di questo, i carabinieri si sono fermati ed hanno atteso l´arrivo di altri che li rinforzassero allo scopo di fronteggiare questa inattesa ostilità». Dunque, ha concluso Amato, «da una parte ci sono persone denunciate per aggressione ai carabinieri e dall´altro sono in corso indagini nei confronti di chi ha commesso il gravissimo pestaggio».


E le tensioni non sembrano destinate a scemare. Ieri è dovuto intervenire la questura, accusata falsamente di aver vietato il corteo. E mentre una trentina di giovani di sinistra occupavano l´assessorato comunale alle politiche giovanili, esponendo uno striscione che recitava «No alla politica dell´equidistanza, no al razzismo, no al fascismo», si è svolto anche un sit in a piazza Esquilino con una cinquantina di esponenti di Rete antifascista metropolitana, Anpi, Fiom Cgil e Cobas. Poi è arrivato il sì e il percorso definitivo per il corteo di domani, e a seguire le tante adesioni: oltre alle sigle del sit in e all´Arci, vi saranno l´assessore comunale Jean Leonard Touadi, rappresentanze di Pdci, Rifondazione e Arcigay.
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"Non capisco a cosa servano queste azioni da teppisti, se i ragazzi di destra facessero davvero una politica attua al miglioramento del paese non avrei questo odio profondo per loro. Mettete la testa a posto e datevi davvero da fare, guardando verso i veri problemi che ci circondano."

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