Italiani... 3 euro l'ora per lavorare sotto minaccia, cosa fanno? Tacciono.
Si sentono lamentele, si osserva dissentire, si viene a sapere di manifestazioni numerose di piazza, ma tutto ciò a cosa è servito? A nulla, non è mai servito a nulla, c'è chi comanda e chi ubidisce, ci sono i potenti dei soldi, del signoraggio e delle polizie repressive e ci sono i lavoratori, i poveri, i buoni che periscono nel silenzio di una nazione morta, sia nell'onore e sia nel rispetto.
Vi lamentate tanto ma non fate nulla, se avete dei figli da sfamare, una famiglia da portare avanti, una casa da pagare, dei sogni e delle libertà che vorreste riuscire a raggiungere, pensate a qualcosa di drastico che potrebbe aiutarvi. Non abbiate paura del cambiamento e delle forme che chiamereste sperimentali, ma che esistono da centenni, non abbiate paura di essere autonomi nel pensiero e nell'essere.
Distaccatevi da questa società malata, fatta di smog, di scalate sociali, di soldi, vestiti, festività fasulle, odio, sangue e delirio... l'uomo ha bisogno di poco per essere felice, ha bisogno di poco per poter dare alla propria famiglia il necessario per poter avere dei sogni e degli obiettivi, basta poco per avere un futuro dove il sole dell'avvenire non è coperto da nuvolosi egoismi.
Autonomia sociale unica soluzione.
Butto li il discorso con la speranza che chi legga possa dirmi la sua, perchè io vorrei autogestire la mia vita, azzerare e regredire, tornare alla terra e cibarmi di essa, sorridere, suonare, cantare, danzare, sognare, respirare, bere, mangiare assieme a persone buone e sincere, che hanno solo bisogno di amicizia per vivere. :)
Cercate informazioni sulle comunità autonome (spagnole principalmente) e sul Falansterio.
1 commento:
Quoto e straquoto. Dobbiamo ricordarci che siamo gli ingranaggi di una macchina e che i "capi" ne sono al volante. Se vogliono, possono decidere di farci schiantare mandandoci in rovina, ma NOI possiamo decidere di non funzionare, costringendoli a cambiare direzione. Loro sono noi, noi li legittimiamo, siamo la loro linfa vitale, senza di noi sono persi. Abbiamo potenzialmente in mano la chiave del cambiamento.
Non posso non concordare con te quando suggerisci il ritorno alla semplicità. Dobbiamo riappropriarci di noi stessi, della natura, del nostro tempo.
"Siamo masse di milioni di persone prive di tempo per imparare a costruire una relazione vera con i figli, non c’è il tempo per la cura della propria anima fuori dalla parrocchia di default, eppure dobbiamo tutti morire, o per la conoscenza delle più basilari regole di salute; non c’è tempo per sopravvivere a un lutto, per trovar senso se un senso viene a mancare, per accorgerci se la vita ci sta deformando e per trovare rimedio prima di fare danni tragici a noi stessi o ai nostri figli. Lavoriamo tutta la vita adulta e più nessuno osa immaginare che potremmo ottenere un nuovo diritto, un passo avanti epocale di civiltà: il diritto a non dover lavorare sempre. Il diritto ad avere tempo per noi, finché il corpo funziona, finché possiamo goderne. E poi questo: chi non ha tempo, mai, come fa, ditemi, a informarsi oltre le narrative preconfezionate (solo questo richiede tempi enormi), e poi a partecipare, a organizzare, a lottare, e a dare di se stesso/a per cambiare il proprio tempo? Come fa, in altre parole, a contrastare il Potere? Impossibile, non può farlo, e infatti la maggioranza non lo fa. Ecco perché la società civile organizzata realmente e costantemente attiva si assesta in media sullo 0,25% degli elettori italiani. E per il Potere il gioco è fatto. Ecco un vero gravissimo nostro problema." da Paolo Barnard 2008.
E' ora di svegliarsi.
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