giovedì 28 giugno 2007

Orrori Cinesi

Nonostante alcuni Paesi dell’Asia come Hong Kong, le Filippine e Taiwan, abbiamo vietato la pratica di mangiare i cani, I dati dimostrano che in Cina, il più grande mangiatore di cani al mondo, questo continua ad accadere. Si stima che, in Cina, più di 10 milioni di cani all’anno vengono macellati, molti di loro deliberatamente in modo lento e crudele, poichè si crede che più soffrono nel morire e più prelibata è la loro carne, mentre per tutti loro c’è la sofferenza di essere allevati stipati in gran numero prima di essere uccisi in una varietà di modi diversi che raramente assicurano una morte veloce ed umana. Gli investigatori di Animal Asia sono stati testimoni di camion caricati con più di 2000 cani per camion arrivati ai grossisti di vendita Hua Nam Wild Animal Market a Guangzhou. Malattie come il parvovirus, il cimurro e la leptospirosi si diffondono molto velocemente tra i cani il cui sistema immunitario è già molto debole a causa della depressione e della malnutrizione. Siamo spesso testimoni di cani e gatti morti o malati estratti dalle gabbie e buttati. Il mercato della carne di cane sta diventando sempre più industrializzato ed è pure promosso dal governo in alcune zone. Si sono sviluppati grandi allevamenti e l’importazione di razze giganti e gentili come i San Bernardo, che sono incrociati con la razza locale Mongrel, per avere razze a crescita veloce e docili ‘cani da carne’ che possono essere macellati a 4 mesi di vita. Le librerie hanno grandi sezioni di libri e video dedicate all’allevamento di cani, che promuove orribili metodi di macellazione, a causa di questa erronea credenza che più il cane soffre e più la carne acquista sapore. Di conseguenza, la carne di cane preconfezionata sta diventando sempre maggiormente disponibile nei supermercati. Ulteriori indagini rivelano che la pelliccia dei cani macellati sta arrivando sui mercati locali ed internazioni e viene utilizzata come “guarnizione” per capi di moda, o per bigiotterie come anellini o accessori per capelli. Animal Asia ha esaminato gli elementi culturali di questa pratica, con quelli che affermano che, se l’animale non soffre, mangiare carne di cane non è diverso dal mangiare la carne di altri animali addomesticati quali maiale, polli e mucche.
Comunque, noi crediamo che difendere questa carneficina la legittimerebbe e renderebbe vano il lavoro fatto da quei Paesi Asiatici che hanno recentemente bandito questa pratica. Più e più volte, in tutto il mondo, I cani hanno dimostrato le loro qualità uniche e quanto valore aggiunto possono dare quando collaborano con le persone. Noi crediamo che essi non debbano far parte della catena alimentare. Il grado di crudeltà è immenso, ma la nostra indagine recente sul maggiore portale cinese – Sina.com – ha raccolto più di 5000 risposte e mostra che molti Cinesi sono contro l’idea di mangiare il nostri “migliori amici”.
Storicamente l’usanza di mangiare i gatti in Cina interessa soprattutto la provincia del Guangdong, dove la carne di gatto è parte di un famoso piatto tradizionale “Tiger (gatto), Phoenix (pollo), Dragon (serpente)”. Anche se è difficile avere numeri precisi, si stima che il numero di gatti consumati all’anno in Cina sia di 4 milioni. Sopraluoghi e controlli sul campo nei mercati di carne di gatto in Guangdong, mostrano centinaia di gabbie stipate di gatti malati e morenti. Sollevati per il collo con pinze di metallo, i gatti sono estratti con violenza dallo loro gabbie sovraffollate e brutalmente macellati. E’ normale per i ristoranti della provincia avere gabbie di gatti vivi all’entrata, che aspettano di essere scelti come cena. Pur riconoscendo che i gatti non ricoprono vari ruoli come possono fare i cani, essi sono indubbiamente validi animali da compagnia che portano benefici, salute e felicità ai loro proprietari.
iI gatti, come i cani, non possono essere presi e macellati, essi meritano un posto al nostro fianco, in braccio a noi!
La cosa fondamentale nella pratica di cibarsi di cane e gatti è la crudeltà spesso intenzionale ed i metodi di macellazione finalizzati ad intensificare e prolungare la sofferenza, nella erronea credenza che la “tortura uguaglia il gusto”.
Nei casi in cui la tortura non è intenzionale, il metodo di macellazione è comunque tragicamente crudele. I mercati cinesi mostrano metodi di uccisione in cui cani e gatti sono lasciati a soffrire di un morte prolungata e violenta, gli viene data una mazzata in testa, e poi pugnalati sul collo o all’inguine, appesi, segati, o buttati ancora coscienti in grosse pentole di acqua bollente.
Ci sono numerosi credenze contraddittorie riguardo al mangiar cani, per esempio I cani sono mangiati nei mesi estivi in Corea per raffreddare la temperatura corporea, mentre in Cina sono mangiati in inverno per riscaldare il corpo.
In Corea, contrariamente alla credenza popolare, cibarsi di cane è un fenomeno relativamente recente e non ha mai fatto parte della loro tradizione culinaria. Che la carne di cane e di gatto sia un’eredità della antica cucina tradizionale Coreana è una messainscena indotta con strategie di marketing da fornitori senza scrupoli per fare affari facilmente.
I cani sono mangiati principalmente in Cina e Corea, e in minor misura in parte della Cambogia, Laos, Filippine, Myanmar, le parti asiatiche dell’ex unione sovietica, Tailandia e Vietnam. In molti di questi Paesi questa pratica risale a poche generazioni fa.
I gatti sono mangiati in Cina del Sud, Corea e in alcune zone dell’Indonesia.
ANIMAL PEOPLE stima che 13-16 milioni di cani e 4 milioni di gatti sono macellati ogni anno per consumo alimentare umano in Asia, dal 2003.
Si stima che il 30% dei cani venduti come cibo in Corea siano animali da compagnia rubati.
Mangiare carne di cane a Hong Kong, in Corea e nelle Filippine, è illegale, ed è stato proibito in Taiwan dal 2001.

domenica 24 giugno 2007

Auto Blu in Italia

Italia, 301.338 km² per 59 milioni di abitanti (stime ISTAT 2006) e 574.215 “auto blu”.

Stati Uniti d’America, 9.629.091 km² per 300 milioni di abitanti (dati relativi al 2006), e 73.000 “auto blu”.


Francia (65.000 auto blu).
Germania (54.000 auto blu).
Inghilterra (58.000 auto blu).

(Le auto blu sono i mezzi messi a disposizione per Stato, Regioni, Province, Comuni, Municipalità, Comunità montane, Enti pubblici, Enti pubblici non economici e Società misto pubblico-private).

Vorrei commentare ora ma sono troppo indignato per farlo, lascerò un commento più in la.

Per ora ho una sola parola da esprimere.


VERGOGNA!!!!!

sabato 23 giugno 2007

NO ALLE TASSE

Era chiaro da tempo che con la finanziaria di Prodi che taglia i finanziamenti a Comuni e Regioni sarebbero aumentate le tasse locali. Solo la "sinistra radicale" ed i sindacati confederali non se ne erano resi conto. Oggi con Prodi a Roma, con Cofferati ed Errani a Bologna ed in Emilia-Romagna, continuano le politiche economiche antipopolari che vanno a pescare sempre nelle tasche dei soliti noti: lavoratori e pensionati. La nostra avversione agli aumenti dell'Irpef e delle altre tariffe dei servizi locali è totale. Si taglino gli sprechi, si rinunci a megaopere inutili come la metropolitana, si tolgano i finanziamenti alle scuole private e si rilancino i servizi sociali. Ormai è chiaro che questo centrosinistra tutto vuole fare meno che una politica di redistribuzione a favore del mondo del lavoro, dei pensionati e degli studenti., delle classi subalterne più in generale.


Ciò non toglie che ogni tipo di governo, sinistra o destra che sia, non ha mai fatto nulla di buono per questo problema che impoverisce il popolo italiano, soprattutto al sud. Finanziamo mafiosi e militari per scopi violenti ed inutili.





M.A.I.



sabato 2 giugno 2007

Pirateria Informatica?

Sessanta milioni di euro, un quarto abbondante di tutto il mercato discografico italiano.


Tanto vale l'industria della pirateria musicale nel nostro paese: un settore saldamente nelle mani della criminalità organizzata che - nonostante la raffica di denunce, sequestri e arresti - regala al Belpaese un poco invidiabile posto nella "top-ten" mondiale delle nazioni più vessate dal business delle copie contraffatte o "scaricate" da Internet.

Nel complesso, la pirateria in Italia rappresenta da sola un quarto dell'intero mercato musicale al quale sottrae risorse per 60 milioni di euro.